“E’ colpa mia”
Queste sono le tre parole più difficili da pronunciare per un allenatore, ma forse le più importanti. E’ difficile dire queste parole, per due ottime ragioni. Prima di tutto perchè non è quasi mai vero. Ci sono sempre molti errori, da parte di tutti. In secondo luogo perchè puoi stare certo che ognuno dirà che è colpa tua, perciò l’istinto sarà di difenderti e dare la colpa ad altri.
Non ti sto esortando a metterti davanti alla stampa/alla dirigenza/ai genitori e confessare le tue colpe. Almeno non spesso, se vuoi tenerti il tuo lavoro. Ad ogni modo, se riesci a pronunciare quelle tre parole a te stesso, magari davanti allo specchio, troverai questa esperienza incredibilmente liberatoria, seppur impegnativa.
Assumendoti la responsabilità per tutto ciò che accade nella tua squadra, ottieni il potere di cambiare le cose. Se ti assumi la responsabilità per la qualità degli allenamenti, cercherai dei modi per migliorarli. Se ti assumi la responsabilità delle capacità dei tuoi giocatori, ti impegnerai a trovare nuovi metodi di insegnamento. Se ti assumi la responsabilità degli errori tattici della tua squadra, cercherai nuove e più efficaci tattiche.
Assumersi la responsabilità di tutto ciò che accade nella tua squadra, conduce all’innovazione e porta a una crescita personale e di squadra. E’ difficile guardare in quello specchio, ma ne vale la pena.
Molte grazie a Manuela Erbì per le traduzioni.
Tutti di suggerimenti sono qui.
Originale per Inglese e’ qui.
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