”Ascolta l’attacco e difesa”
Molte squadre iniziano l’allenamento con un esercizio di attacco e difesa*. Normalmente viene eseguito in coppia, iniziando con lanci della palla e attacchi, in modo da scaldare la spalla, per proseguire poi con qualche semplice difesa in palleggio o bagher, fino a quando i due giocatori non iniziano ad attaccare seriamente. L’intensità dell’esercizio ha una naturale progressione tra il sesto e il decimo minuto e, cosa importante, dovresti essere in grado di udire questa progressione. Mano a mano che i giocatori procedono per gli step dell’esercizio, diminuisce il tempo tra i contatti sulla palla, quindi aumenta il rumore in palestra. Quando i giocatori iniziano ad attaccare e difendere, parlano di più perchè incitano il compagno a difendere palloni vaganti o si prendono in giro a vicenda per errori semplici. E il rumore dei corpi che impattano sul pavimento, si aggiunge alla cacofonia generale.
Per ogni step dell’esercizio, l’allenatore deve essere in grado di sentire i rumori attesi. Un contatto forte e netto della mano sulla palla, quando si attacca, può indicare un alto livello di concentrazione e di volontà, esattamente come un contatto debole può indicare disinteresse e affaticamento. Allo stesso modo, potrebbe essere che anche i giocatori che non si incitano a vicenda o non si prendono in giro, lo facciano per mancanza di impegno nell’allenamento.
Come per il Suggerimento della settimana #15, non si tratta di una regola ferrea. Sono piccoli segnali che gli allenatori esperti possono cogliere e, se affrontati in anticipo, sia con incoraggiamenti verbali o modificando al volo il piano di allenamento, ci danno la possibilità di garantire che la qualità dell’allenamento raggiunga sempre il giusto livello.
*Potremmo discutere sul valore dell’attacco e difesa, se riproduce il gioco e se insegna qualcosa. Ma per ora non lo faremo.
Molte grazie a Manuela Erbì per le traduzioni.
Tutti di suggerimenti sono qui.
Originale per Inglese e’ qui.
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