Tattiche di alzata

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Quando parliamo di alzatori e alzate, spesso parliamo della creatività dell’alzatore e delle sue mani. Ho scritto in precedenza che non ho mai capito cosa sifnifichi “creatività” relativamente alle alzate. E ho visto parecchi centrali con mani migliori di alzatori di massimo livello. Quindi cosa fanno davvero i grandi alzatori?

Secondo Julio Velasco, gli alzatori “devono giocare a pallavolo, non con la palla da pallavolo” [“Play volleyball, not with the volleyball”].
Per me questo significa usare la tattica per raggiungere il risultato desiderato (il punto di attacco). Le tattiche di base che gli alzatori possono utilizzare, sono:

  • Alzare allo schiacciatore migliore.
  • Alzare davanti al giocatore con muro peggiore.
  • Variare i tempi di attacco. Ovvero quando ci sono due o più attaccanti che possono attaccare sulla stessa parte di rete, con tempi leggermente differenti l’uno dall’altro e l’alzatore serve uno di questi fintando l’alzata con tattiche personali.
  • Cioè, l’attaccante di primo tempo corre da un lato in modo da far spostare il muro avversario, mentre l’alzatore serve una palla nella direzione opposta.
  • Usare trucchi di tecnica individuale (comprese finte con le mani e con il corpo).
  • Dozzine di variazioni a quanto detto sopra.
  • Ogni possibile variazione a quanto detto sopra.

Diciamo che molti alzatori eseguono le finte a modo loro, facendo, consciamente o inconsciamente, alcune di queste cose oppure optando per la prima. A volte capita di vedere alzatori che ottengono completa padronanza di una partita, grazie a queste tattiche. Per quanto mi riguarda, c’è una partita che reputo esemplare riguardo a questo argomento e che ho spesso discusso con altri allenatori portandola come un modello delle tattiche più raffinate di un alzatore, ed è la finale di  CEV Champions League in 2011-12. La partita era tra Zenit Kazan e SKRA Belchatow. L’alzatore in questione è Valerio Vermiglio, con maglia blu. Uno degli allenatori con cui ho condiviso questo video, lo ha editato aggiungendo le spiegazioni. Grazie Hugh. Penso valga la pena condividerlo.


Molte grazie a Manuela Erbì per le traduzioni.

Originali in Inglese qui.

Tutti di articoli in Italiano sono qui.


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